Yoga "senza età", così aiuta a invecchiare meglio.
Cinque suggerimenti pratici

 


Secondo un recente studio avrebbe effetti positivi non solo a livello fisico ma anche sulla prevenzione del declino cognitivo. Ed è una pratica «dolce» che non mette in crisi il cuore né articolazioni e muscoli

La salute del corpo

Non è mai troppo tardi per cominciare a praticare yoga. Anche perché, secondo i ricercatori, può aiutare a invecchiare meglio. Infatti, come si legge in uno studio del gruppo di Madhivanan apparso su Advances in Geriatric Medicine and Research, la pratica di questa millenaria disciplina orientale sembra avere effetti positivi sull’invecchiamento cellulare, sulla mobilità, sull’equilibrio, sulla salute mentale e sulla prevenzione del declino cognitivo. Insomma, un miglioramento di tutti quei parametri che gli esperti usano per tracciare come si sta invecchiando.
L’esercizio fisico favorisce l’eliminazione delle cellule invecchiate che muoiono: grazie al movimento, vengono sostituite da altre più giovani. Questo effetto interessa muscoli, tendini, legamenti, capsule e cartilagini articolari. Le pratiche dolci come lo yoga hanno un effetto sia sull’apparato muscolo scheletrico che su quello cardiovascolare: è uno sforzo calmo e lento a cui l’organismo si adatta con regolazione della frequenza cardiaca e della pressione. Lo stesso accade nelle articolazioni e nei muscoli, che vengono contratti in modo graduale, grazie anche a un lavoro di stretching che li allunga attraverso la loro tonificazione e il loro rinforzo. In questo modo si favorisce l’afflusso sanguigno e la rigenerazione del tessuto muscolare.

 

Campanelli d’allarme

Il vero problema dell’attività motoria è trovare lo stimolo per iniziare. Un campanello d’allarme che può spingere a pensare che è il momento di cominciare a fare un po’ di attività fisica può essere l’esito di un controllo medico nel quale viene individuato sovrappeso, ipertensione oppure la comparsa di frequenti mal di schiena o dolori al collo. Sono situazioni in cui il lavoro muscolare rappresenta già una prima cura: lo yoga, al contrario di altri sport a elevato impatto muscolare o cardiovascolare, può rappresentare la risposta giusta. Rallentando molto la perdita di muscoli e l’irrigidimento di tendini non è raro osservare pazienti di 70 anni in forma fisica da fare invidia perché ben allenati grazie a una riserva muscolare adeguata.

La salute del cervello

I benefici dello yoga non sono solo fisici, ma anche emotivi e sociali. Il gruppo che si incontra frequentando i corsi è uno dei migliori antidoti anti-solitudine. Inoltre lo yoga include esercizi fisici di meditazione e di respirazione che nell’insieme rappresentano un valido aiuto per l’umore e per la salute mentale. La conferma di un cervello più in forma arriva da un piccolo studio apparso su Libyan Journal of Medicine, nel quale i ricercatori si sono concentrati sui cambiamenti positivi del cervello in chi pratica Hatha yoga, un tipo di yoga dolce. Gli studiosi hanno sottoposto un campione di 30 anziani a test neuropsicologici per misurare, per esempio, l’attenzione selettiva, la memoria episodica e la velocità di elaborazione. Hanno notato che coloro che praticavano Hatha yoga da almeno 2 anni hanno mostrato capacità cognitive migliori rispetto al gruppo di controllo, in particolare in alcuni aspetti come le funzioni esecutive e i tempi di reazione. Potrebbe proprio essere il lavoro di insieme su fisico, respiro e mente ad aiutare a preservare le capacità cognitive nei praticanti.

Suggerimenti prima di iniziare la pratica

Il traumatologo Cesare Faldini, direttore della S.C. Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, ha dato 5 suggerimenti da considerare prima di iniziare la pratica yoga.

  • Rivolgersi a un esperto. «Informarsi se l’istruttore lavora regolarmente con gli anziani e se è in grado di adattarsi a specifici problemi di salute. Condividere con lui i disturbi che si hanno. L’esercizio personalizzato è la chiave: un buon istruttore sa sempre come far rendere al meglio un esercizio per valorizzare il fisico (e il morale) del paziente».
  • Cercare un corso adatto alle esigenze. «Conta non solo l’età, ma anche il grado di sedentarietà: chi ricomincia dopo tanta immobilità dovrebbe per le prime sedute lavorare in un gruppo di persone nella stessa situazione. Altrimenti possono essere più indicate un po’ di sedute personalizzate prima di inserirsi in un corso già iniziato».
  • Conoscere i propri limiti. «Qualunque sia il corso scelto, rimanere entro i limiti del proprio corpo; un istruttore qualificato può aiutare a individuarli».
  • Scegliere uno yoga di tipo dolce come Hatha yoga e Yoga ristorativo. «Ci si muove a un ritmo più lento, con meno asana (posizioni) intense, spesso include più meditazione o più lavoro sul respiro. Può essere indicato anche a chi deve riprendersi da un problema cardiaco».
  • Attenzione all’equilibrio. «La capacità di equilibrio diminuisce con l’età per cui usare un sostegno, come una sedia o una parete, permette di avere stabilità quando, per esempio, si imparano le posizioni su una gamba o ci si concentra sui movimenti delle braccia».


  • Purnima Madhivanan et al. Yoga for Healthy Aging: Science or Hype? Adv Geriatr Med Res. 2021 ; 3(3)
  • Souad Baklouti et al. Effects of Hatha yoga on cognitive functions in the elderly: a cross-sectional study. Libyan Journal Of Medicine 2022, 17, 2080799

 

Tratto e rielaborato da

https://www.corriere.it/salute/muscoli-ossa-articolazioni/23_aprile_25/yoga-senza-eta-cosi-aiuta-invecchiare-meglio-cinque-suggerimenti-pratici-a04ab9fe-da10-11ed-8793-d596ac419662.shtml